Valle d'Aosta | Italia
 
Mercredi 28 Septembre 2011

Warminsko-Mazurskie: la terra dei mille laghi - potenziale e minacce

"Warminsko-Mazurskie: la terra dei mille laghi - potenziale e minacce"
Questo il titolo della quinta study visit organizzata nell’ambito del progetto Business To Nature - Interregional approach to SMEs and entrepreneurship in natural areas. Ad ospitare I rappresentanti delle nove nazioni aderenti al progetto sono stati, dal 19 al 23 settembre, i partner polacchi della Warminsko-Mazurskie, regione caratterizzata, come sottolineato nel titolo della visita di studio, dalla presenza di mille laghi. Nel corso della visita sono stati presentati diversi progetti di valorizzazione delle aree naturali e, in particolare, di laghi e canali che, se preservati e valorizzati, costituiscono una risorsa fondamentale per la regione, non soltanto dal punto di vista naturalistico ma anche da quello turistico.

Il programma della visita di studio ha inoltre previsto la partecipazione dei partner alla conferenza “Economic and investment activity on areas of natural value”, organizzata dalla Warmia and Mazury Regional Development Agency in Olsztyn con l’obiettivo di presentare ad un audience più ampia gli obiettivi del progetto, nonché di fornire esempi locali di progetti di investimento nelle aree protette nel rispetto dell’ambiente naturale e della tradizione.
Nel corso della visita di studio i partecipanti hanno avuto la possibilità di scoprire alcune realtà imprenditoriali locali tra le quali ha destato particolare interesse, per l’innovatività e replicabilità, l’impresa sociale Pottery village, piccola azienda produttrice di oggetti artigianali che fornisce inoltre una serie di servizi per la comunità e le scuole quali, ad esempio, un centro di educazione ambientale, un teatro ed una sala polivalente. Creata nel 2007 grazie a fondi europei dalla fondazione NIDA – the Nidzica Development Foundation l’impresa si propone, tramite corsi di formazione mirati, di formare giovani disoccupati residenti nella regione rurale al fine di dar loro le competenze utili per portare avanti una tradizione culturale che, nel tempo, andrebbe altrimenti perduta. Nel corso degli anni la fondazione è stata in grado di dare un’occupazione a dieci di questi ragazzi e, tra gli obiettivi che i soci si sono posti per il 2015, vi è quello di impiegare altri 40 giovani grazie all’ampliamento dei servizi attualmente forniti dall’impresa.